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    Superbonus 110%, facciamo chiarezza

    Vogliamo azzardare una premessa: per quanto questo periodo di epidemia sia stato e continui ad essere molto difficile da affrontare, un insegnamento ce lo ha dato. Ed è stato, vogliamo dirlo, fondamentale per tutti noi: il valore della nostra casa e della nostra famiglia.

    Chiusi nelle nostre abitazioni nel periodo del lockdown abbiamo imparato a valorizzare gli spazi abitativi, piccoli e grandi, e abbiamo tentato in tutti i modi di renderli funzionali e accoglienti, perché potessero sopperire alla nostra impossibilità di vivere all’esterno.

    Oggi, grazie al Superbonus 110%, abbiamo la possibilità di riqualificare le nostre case: una grande opportunità per chi vuole ristrutturare o per chi inizia anche solo a pensarci.

    In realtà, è da tempo che il Governo ha messo a punto degli incentivi fiscali a favore degli interventi sugli edifici: ricordiamo tutti l’Ecobonus (detrazione al 65%), il Bonus Ristrutturazione (detrazione al 50%) e il Bonus Facciate (detrazione al 90%, introdotto per la prima volta nel 2020).

    Ma nel 2020 ha fatto un passo avanti ulteriore con il Superbonus 110%, uno dei più significativi interventi del “Decreto Rilancio”.

    Senza entrare nei dettagli, per i quali vi consigliamo di visitare la pagina web dell’Agenzia delle Entrate dedicata, vogliamo qui riepilogare tutto ciò che può tornare utile a chi sta per comprare e a chi ha appena comprato casa, o a chi vuole venderla.

    Cos’è il Superbonus 110%

    Il Superbonus è un’agevolazione prevista dal Decreto Rilancio che eleva al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici (o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici). 

    Ulteriori sei mesi di tempo (31 dicembre 2022) per le spese sostenute per lavori condominiali o realizzati sulle parti comuni di edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche se, al 30 giugno 2022, è stato realizzato almeno il 60% dell’intervento complessivo.

    Le nuove misure si aggiungono alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico (Sismabonus) e di riqualificazione energetica degli edifici (Ecobonus).

    Gli interventi compresi nel Superbonus 110%

    Il Superbonus spetta in caso di:

    • interventi di isolamento termico sugli involucri
    • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
    • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti
    • interventi antisismici: la detrazione già prevista dal Sismabonus è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

    Interventi aggiuntivi o trainati

    Oltre agli interventi trainanti sopra elencati, rientrano nel Superbonus anche le spese per interventi eseguiti insieme ad almeno uno degli interventi principali di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o di riduzione del rischio sismico. Si tratta di:

    • interventi di efficientamento energetico
    • installazione di impianti solari fotovoltaici
    • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici
    • interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.

    Quali sono i vantaggi?

    La detrazione è riconosciuta nella misura del 110%, da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo e per le spese sostenute nel 2022 in 4 quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.

    In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante.

    La cessione può essere disposta in favore:

    • dei fornitori dei beni e dei servizi necessari alla realizzazione degli interventi
    • di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti)
    • di istituti di credito e intermediari finanziari.

    Cosa serve per usufruire del Superbonus 110%

    Per esercitare l’opzione, oltre agli adempimenti ordinariamente previsti per ottenere le detrazioni, il contribuente deve acquisire anche

    • il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione, rilasciato dagli intermediari abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni (dottori commercialisti, ragionieri, periti commerciali e consulenti del lavoro) e dai CAF
    • l’asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico, che certifichi il rispetto dei requisiti tecnici necessari ai fini delle agevolazioni fiscali e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.

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