Sta per iniziare l’estate 2021, forse (speriamo) non oscurata dal Covid, e con lei le vacanze per milioni di italiani. Già nel 2020 molti di noi hanno scelto di spostarsi soprattutto fuori dalla città privilegiando destinazioni secondarie meno affollate e più a misura d’uomo, riscoprendo una vita all’aria aperta e rinunciando alla famosa “movida” estiva.
L’accelerazione della campagna vaccinale, l’allentamento delle restrizioni e i “green pass” per la ripartenza del turismo si sono tradotti in un’impennata nell’economia turistica. Ecco quindi che molti italiani (e non solo) stanno prenotando o hanno già prenotato le loro vacanze, soprattutto per quanto riguarda case singole in affitto dotate di comfort, piscina e giardino.
Ricercano centri minori per trascorrere periodi tra lavoro ed outdoor, in un ambiente più sicuro perché meno affollato ed in case con caratteristiche ben precise e adatte ad accogliere famiglie con genitori che lavorano da remoto e figli. Molto spesso con nonni al seguito, soprattutto se già vaccinati.
La fine dello stato d’allarme sta premiando quindi un’altra estate di “indipendenza” con una richiesta in aumento di seconde case in affitto nel nostro Paese, a discapito di hotel e alberghi.
L’effetto Covid ha alimentato, dopo tanta attesa, il desiderio di andare in vacanza. I canoni turistici, rispetto all’estate del 2020, sono aumentati di circa il 2,5% nelle località minori, fino ad arrivare a un 4-5% nelle località di maggior prestigio. Anche i prezzi di acquisto di seconde case hanno subito un aumento attorno all’1,5%, fino ad arrivare in media al 4% nelle località di maggior richiesta.