Se c’è una cosa su cui gli italiani sono tutti d’accordo, è la casa di proprietà. L’80% dei nostri connazionali vive in una casa di proprietà e investire nell’immobiliare è considerato un segno di sicurezza e solidità.
Pressing dall’Europa
Ed è forse per questo che la recente bozza di riforma europea della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) ha suscitato preoccupazioni in Italia. Approvata nel febbraio 2023, la Direttiva stabilisce che entro il 2030 tutte le abitazioni private nell’Unione Europea dovranno raggiungere almeno la classe energetica E, per poi arrivare alla classe D entro il 2033.
Se si pensa che oggi, la maggior parte delle abitazioni in Italia è classificata come classe G, la peggiore in termini di efficienza energetica, per raggiungere questi obiettivi, lo Stato dovrà adottare politiche e misure a lungo termine per incentivare e assistere i cittadini nell’effettuare miglioramenti energetici.
Ma cosa pensano i proprietari italiani di queste misure?
Una ricerca condotta dal Politecnico di Milano e dal Politecnico di Torino ha rivelato che i proprietari stanno iniziando a prestare sempre più attenzione all’efficienza energetica. Lo studio ha utilizzato due metodi: l’analisi del mercato immobiliare in diverse città italiane per determinare l’impatto dell’efficienza energetica sull’aumento del valore delle abitazioni, e un sondaggio rivolto a potenziali acquirenti per valutare l’importanza dell’efficienza energetica rispetto alle decisioni di acquisto di una casa. I risultati sono molto chiari: nelle regioni del Nord Italia, il fattore prestazione energetica ha già un impatto rilevante, mentre nel centro del paese comincia ad essere preso in considerazione. Ad esempio, a Milano, un appartamento di 100 mq con un costo medio di 450.000 €, se classificato come classe energetica A, vede un aumento del valore di 38.000 €, corrispondente a un premio dell’8,4%. Questo premio aumenta al 12% a Padova e addirittura al 17% a Torino. A Roma, invece, scende al 5%, mentre a Firenze si attesta intorno al 3-4%.
La mentalità sta cambiando
L’attenzione all’efficienza energetica non riguarda solo il risparmio o la sostenibilità ambientale. La maggioranza dei partecipanti al sondaggio ha indicato che questa rappresenta un indice di qualità e di maggior comfort abitativo. Sebbene il mercato immobiliare italiano presenti ancora una grave mancanza di informazioni sui vantaggi dell’efficienza energetica nelle abitazioni, si sta osservando un cambiamento di mentalità e una crescente consapevolezza dell’importanza di adottare soluzioni sostenibili.
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